Frammenti di Rock


  • Nulla è perché sia (29/04/2003).

  • Nutro il massimo rispetto per le cose che funzionano (2011).

  • La Fisica non è democratica (2007).

  • La vita è come un bordello: quella che ti piace è sempre occupata (estate 2008).

  • Conoscere attraverso le cause, agire per gli effetti (24/10/2011).

  • I can control my breath, but I cannot control my heart. (20/01/2012)

  • Ogni momento è unico. (15/03/2012)

  • Only fool men and wise men are happy. Is it the same? (19/07/2012)

  • Have fun every day! (07/04/2013)

venerdì 4 marzo 2011

Finché c'è guerra c'è speranza

Nel suo romanzo 1984, George Orwell sosteneva che, quando la Terra era stata spartita tra tre superpotenze (Oceania, Eurasia ed Eastasia), le guerre erano necessarie per eliminare il surplus di produzione che altrimenti sarebbe andato a favore dei proletari. L'utilizzo delle macchine per svolgere le attività agricole e industriali, infatti, avrebbe potuto produrre cibo ed altri beni a sufficienza per l'intera popolazione mondiale, ma ciò avrebbe permesso ai proletari di avere del tempo per istruirsi e cominciare a ragionare e a desiderare la propria libertà.
Quello resta solo un romanzo, ma l'idea della connessione tra guerra ed economia, ben al di là della produzione di armamenti, non è nuova.
Segnalo dunque un articolo del Sole 24 Ore che riporta uno studio sull'argomento. Questo non è un romanzo.