Un uomo che aveva perso un'ascia sospettò del figlio del suo vicino. Quando lo osservava camminare non aveva dubbi: l'ascia l'aveva rubata lui. Osservava il suo aspetto, osservava il suo modo di parlare e continuava a non aver dubbi: era lui che l'aveva rubata. Non c'era nulla nel suo modo di muoversi, nulla nel suo modo di comportarsi che non indicasse che il ladro dell'ascia era lui.
Poco dopo, mentre zappava nel suo terreno, l'uomo ritrovò l'ascia.Il giorno dopo gli capitò di osservare di nuovo il figlio del vicino. Non c'era nulla nel suo modo di muoversi, nulla nel suo modo di comportarsi che lo facesse apparire come uno capace di rubare un'ascia.
Liezi [8.32]
Poco dopo, mentre zappava nel suo terreno, l'uomo ritrovò l'ascia.Il giorno dopo gli capitò di osservare di nuovo il figlio del vicino. Non c'era nulla nel suo modo di muoversi, nulla nel suo modo di comportarsi che lo facesse apparire come uno capace di rubare un'ascia.
Liezi [8.32]